Il Santuario del Presepe di Greccio
Storia, devozione, fede e speranza: questi sono gli ingredienti magici che contraddistinguono il Santuario di Greccio, un luogo da vivere appieno anche al di fuori delle festività natalizie
L’animazione del presepio, di quello che nel 1223 dette vita alla rappresentazione sacra più conosciuta, è alle spalle ma non per questo Greccio diventa un posto trascurabile. Anzi, a ben vedere, senza la calca dei giorni "santi” ci si può calare in questo bellissimo paese senza tanti problemi, gustandone alcune delle "prelibatezze” culturali ed anche spirituali.
Come è sicuramente il Santuario, che viene da molti chiamato la "Betlemme Francescana”, per le innegabili similitudini tra la vita del Cristo e quella del Poverello di Assisi. Come sia, è lì che il primo presepio vide la luce, nella Cappella che lo ricorda. La grotta è piccola, nella roccia, offre però delle suggestioni importanti. "Sotto la moderna mensa dell'altare, la roccia viva dove il Santo depose il Simulacro di Gesù, mentre sulla parete retrostante, un pregevole affresco di scuola giottesca rappresenta, in due scene, il Presepio di Greccio e la Natività di Betlemme con l'immagine della Vergine nell'atto di allattare il Bambino Gesù. All'estremità della lunetta, la Maddalena, protettrice degli eremiti”.
Veramente notevole la scena pittorica praticamente identica a quella realizzata ad Assisi da Giotto, con tanto diadorazione del Bambino da parte del Santo. Nel quadro uno spazio viene riservato a Giovanni Velita, il nobile grecciano discendente dei conti Berardi di Celano che diventò grande amico di Francesco, alla sua sinistra, sua moglie Alticama Castelli di Stroncone ed il popolo di Greccio.
Un viaggio a ritroso nel tempo, fatto di storia e devozione, che ancora oggi è capace di emozionare e stupire la moltitudine di visitatori che ancora oggi affollano il Santuario di Greccio.