Il presepe vivente di Greccio
San Francesco d'Assisi realizzò la prima rappresentazione del presepio proprio a Greccio, dove ancora oggi si mette in scena uno dei più suggestivi presepi viventi del mondo
Una tribuna di duemila posti per il presepio di Greccio. Sì, per carità i mercatini; oppure l’ambientazione medievale del paese. Niente di queste peculiarità di Greccio tengono con il presepio vivente, che in questi giorni si sta completando, si stanno definendo i personaggi ed i "quadri” che lo accompagneranno nelle giornate della festa. Perché, va sempre ricordato, proprio lì c’è stata la prima sacra rappresentazione della Natività, evento che è documentata in maniera puntuale.
Perché a Greccio? Per due motivi, intanto San Francesco si trovava in quel periodo proprio da quelle parti ed allora non era propriamente facile spostarsi. E poi perchè il poverello di Assisi, ritornato dal suo viaggio in Terra Santa, identificò in una grotta di Greccio una grande similitudine con quella Santa di Betlemme: decise di celebrare la cerimonia, alla quale dovevano partecipare tutti gli abitanti in veste di attori protagonisti. Era intorno all’anno 1209.
Dal 1972 il presepe vivente viene curato dalla Pro Loco di Greccio, i cui dirigenti hanno anche elaborato i dialoghi che vengono recitati da allora, attingendo a piene mani agli scritti di Tommaso da Celano, biografo di San Francesco. Attualmente la rappresentazione del presepe vivente viene suddivisa in sei quadri, con scenografie di grande suggestione, coi costumi che sono quelli, ricostruiti dell’epoca, il tutto immerso in un ambiente davvero suggestivo inserito in un borgo molto bello e sostanzialmente rimasto come allora.
Anche quest’anno vi
sarà la rappresentazione ma soltanto in alcuni giorni dato che si tratta di
un’attività di grande impegno. Delle tribune per duemila posti a sedere
attendono i visitatori che vorranno assistere alla sacra rappresentazione, che
rievoca il primo presepio del mondo.