Eventi, feste e sagre

Festa di San Felice di Cantalice

Il 18 Maggio e nei giorni precedenti nella città in provincia di Rieti e a circa 35 Km da Greccio si festeggia San Felice dell'acqua, tra fede ed eventi civili

Cantalice, in provincia di Rieti, a maggio celebra la Festa di San Felice, nato qui nel 1515 e diventato primo santo dell'Ordine dei Cappuccini. Siamo a due passi dai laghi Lungo e Ripasottile. Dal 15 al 18 maggio la festa patronale riunisce il senso religioso e ludico del paese. Del resto, proprio la componente legata alla religione è molto sentita: dove oggi sorge il Santuario dedicatogli dalla gente, Felice compì il miracolo dell'acqua, fatta sgorgare in una caldissima giornata estiva semplicemente percuotendo la terra con un bastone.

Messa solenne, processione religiosa con la statua del Santo e distribuzione del pane benedetto fanno parte dei quattro giorni di festa. Non manca la banda musicale, rappresentazioni, spettacoli e i fuochi d'artificio. I turisti che arrivano per la Festa di San Felice di Cantalice rimangono affascinati dall'aspetto architettonico ed urbanistico di questo borgo medievale, perpendicolare ad uno scosceso sperone di roccia. E dopo una bella camminata tra le sue vie e le sue bellezze, niente è meglio di un piatto di strengozze, una delle tipicità di questa zona, ovvero un primo di pasta realizzato con acqua, farina, pomodoro e aglio. Oppure degustare i prelibati salumi amatriciani, il pecorino e le bruschette condite con l'eccezionale olio della Sabina.

Ma chi era Felice, che poi sarebbe diventato santo? Fin da bambino assisteva con devozione alla messa, radunava i coetanei spronandoli a fare del bene. Crescendo, questa sua qualità sarebbe diventata ancora più forte. Quando gli fu affidata la custodia del gregge paterno, il silenzio e la tranquillità dei boschi lo portarono ancora di più a cercare e trovare Dio. Su un tronco incise una croce e qui si fermò a pregare e a meditare ogni volta che ci passò.

Tra il 1543 e il 1544 entrò tra i Cappuccini. Nel 1547 passò al convento di San Bonaventura di Roma, dove sarebbe rimasto fino alla morte. Prima come questuante di pane, poi di olio e vino. "Ignorante e analfabeta, si diede ad amare Dio e il prossimo con totale dedizione”. Morì il 18 maggio del 1587 nel convento di Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi. Nel momento della morte, i suoi piedi – sempre piagati e ulcerati, divennero bianchi e lisci come quelli di un bambino. E' stato beatificato il primo ottobre del 1625 e canonizzato il 22 maggio del 1712.


Nella foto: panorama di Cantalice (Rieti, Lazio). Da camperlife.it.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.